Roma - Fiorentina : Saracinesca

Il sogno continua, altri tre punti, manca sempre meno. L'Olimpico come al solito regala una cornice meravigliosa, sessanta mila persone che cantano e che danno forza ad una Roma visibilmente in difficoltà.
Il pressing dei giallorossi è stato infatti sviluppato ugualmente alla partita con l'Inter: Shomurodov su Mandragora, le mezze ali sui braccetti o a scalare sulle rispettive mezze ali, esterni su esterni, nel secondo tempo si abbassano, la Roma per coprire gli spazi e non far entrare la Fiorentina nelle zone pericolose.
I primi minuti sono un assedio viola: prima Richardson, poi Kean, tirano e creano, ma davanti alla porta c'è semplicemente Mile Svilar. Il portiere nato ad Anversa, di origini serbe, per l'ennesima volta fa una prestazione incredibile, para qualsiasi cosa sia umanamente parabile, nel primo tempo si immola contro un poco freddo Kean che si vede chiudere lo specchio dal portiere.
Nel secondo fa prima un miracolo su Mandragora, e poi all'83' fa un'altra parata decisiva sempre su Moise Kean, i quali gli valgono il premio di Man of the Match. Anche sponda Fiorentina le parate non mancano perchè un super De Gea nega più volte il vantaggio alla Roma.
Vantaggio che viene trovato dagli uomini di Ranieri solo al 49' minuto del primo tempo, in pieno recupero su un calcio d'angolo, dopo l'assist di Shomurodov è Dovbyk a mettere a segno il suo 12 goal in campionato. L'ucraino per quanto apparso in netta difficoltà nella sua prima stagione in Italia è riuscito a far sentire il suo peso, questo infatti è il quarto goal che mette a referto l'ex Girona che vale la vittoria ai giallorossi.
Nonostante il goal la Roma continua a soffrire, l'innesto di Pisilli ad inizio secondo tempo non da i risultati sperati, complice anche una grande prestazione di Fagioli, entrato anche lui nell'intervallo. I viola trovano buchi in una difesa giallorossa particolarmente disattenta in questa sfida, ma non concretizzano.
Alchè Ranieri fa l'ennesima lettura da grande allenatore, inserendo Gourna-Douath. Il centrocampista francese scuola Saint-Etienne fino a domenica aveva giocato solamente 214 minuti, non lasciando mai un impronta indelebile nelle occasioni in cui era precedentemente sceso in campo.
Contro la Fiorentina però sembra indemoniato, corre per tutto il campo, è instancabile, recupera tanti palloni e non sbaglia un passaggio, così come Baldanzi autore dell'ennesima ottima prestazione della sua stagione.

La tensione purtroppo si sente, entrambe le formazioni sanno che non si può sbagliare, e questo si ripercuote nel complesso sulle azioni create, e nella durezza dei contrasti.
Sarà solo dopo il fischio finale, e un cartellino rosso ai danni di Zaniolo, che le acque si calmeranno, grazie anche del momento dedicato ad un commosso Edoardo Bove, sceso sul terreno di gioco a scontro concluso per ammirare la cornice della Curva Sud che gli intitola lo striscione "Forza Edo... Continua a sognare". Un gesto che riassume le parole di un popolo nei confronti di un ragazzo che sta vivendo uno dei, se non il momento più duro della sua giovane vita.
