Analisi Avversario: Lecce - Roma

Analisi tattica: Come la Roma può affrontare il Lecce

Analisi Avversario: Lecce - Roma

La Roma di Claudio Ranieri si prepara ad affrontare il Lecce di Giampaolo in una partita che promette di essere un interessante contrasto tra due filosofie di gioco diverse. Mentre i giallorossi cercano di imporre il loro controllo del pallone e una costruzione ordinata, i salentini puntano tutto sulle ripartenze veloci e sui passaggi lunghi per cogliere di sorpresa le difese avversarie.

Il Lecce di Giampaolo: pericoloso nelle transizioni

Il Lecce è una squadra che basa gran parte della sua pericolosità offensiva sulle ripartenze rapide. Quando recuperano palla, i salentini preferiscono spesso il lancio lungo verso gli attaccanti piuttosto che una costruzione elaborata. Questo approccio verticale li rende particolarmente insidiosi nelle transizioni, soprattutto contro squadre che lasciano spazi tra le linee.

Un dato interessante riguarda la loro modalità di ingresso in area: il Lecce ha la percentuale più alta di ingressi in area tramite cross tra tutte le squadre di Serie A. Questo non significa che crossino più di tutti, ma che, quando arrivano in zona pericolosa, la loro soluzione preferita è il pallone dall'esterno. Tuttavia, nonostante questa insistenza, la conversione in gol rimane bassa, il che potrebbe essere un punto debole da sfruttare per la difesa romana.

Scarse capacità realizzative: un attacco poco efficace

Nonostante la loro propensione alle ripartenze veloci, il Lecce mostra evidenti difficoltà nella fase realizzativa. Sono tra le peggiori squadre della Serie A per npxG (Expected Goals non da calcio di rigore), creando pochissime occasioni da gol di qualità. A peggiorare la situazione, hanno una conversione gol-npxG in negativo, tra le più basse del campionato: significa che non solo generano poche occasioni pericolose, ma faticano anche a concretizzare quelle poche che creano.

Un altro dato significativo riguarda la distanza media dei loro tiri, la più alta della Serie A. Questo indica che spesso si affidano a conclusioni da fuori area o in situazioni di equilibrio, con scarse probabilità di segnare. La Roma può sfruttare questa inefficienza offensiva mantenendo una difesa compatta e invitando il Lecce a tirare da lontano.

Attacco paziente: un paradosso interessante

Nonostante le carenze realizzative, il Lecce ha una caratteristica peculiare: è la squadra con il miglior indice di "attacco paziente" in Serie A. Questo parametro, calcolato come percentuale tra tiri e tocchi nel terzo offensivo, misura quanto una squadra sia selettiva nel finalizzare l'azione. Un valore alto indica che il Lecce cerca il tiro solo quando ritiene di essere in una posizione vantaggiosa, evitando conclusioni avventate.

Tuttavia, questa apparente pazienza non si traduce in efficacia, perché quando decidono di tirare, spesso lo fanno da posizioni poco pericolose (come dimostra la distanza media dei tiri). La Roma dovrà quindi prestare attenzione a non concedere loro spazi centrali, obbligandoli a giocare palla larga o a concludere da lontano.

Approfondiamo Krstovic: L'attaccante che tira di più in Serie A

L'attaccante del Lecce è il giocatore che ha tentato più conclusioni in tutta la Serie A, dimostrando una costante ricerca della porta avversaria. Tuttavia, l’efficacia di questi tiri è limitata: il valore medio di xG per tiro è piuttosto basso, segno che molte delle sue conclusioni arrivano da posizioni complicate o con scarse probabilità di successo. Nonostante ciò, vanta buone capacità realizzative, riuscendo comunque a capitalizzare diverse occasioni. Si muove bene in profondità, ricevendo numerosi passaggi progressivi e attaccando con intelligenza gli spazi. Inoltre, il suo dominio nei duelli aerei lo rende un riferimento prezioso sia nelle azioni offensive che nei duelli fisici con i difensori avversari.

Probabili formazioni e schemi

La Roma dovrebbe schierarsi con il solito 3-4-2-1, con una difesa compatta e un centrocampo che cerchi di controllare il gioco. Davanti, la presenza di un attaccante fisico come Dovbyk potrebbe essere cruciale in fase offensiva.

Il Lecce, invece, potrebbe optare per un 4-3-3, con un centrocampo aggressivo e con gli attaccanti pronti a sfruttare i lanci lunghi. La loro difesa tende a compattarsi bassa, lasciando iniziativa agli avversari ma diventando pericolosa nelle ripartenze.

Rendimento recente del Lecce

Negli ultimi cinque incontri, il Lecce ha ottenuto pessimi risultati, con un solo punto fuori casa con il Monza. La squadra fatica a trovare continuità, soprattutto in fase offensiva, dove la scarsa efficacia nei cross e nelle conclusioni si fa sentire. In difesa, invece, hanno dimostrato di poter resistere a squadre più quotate, ma a volte cedono sotto pressione prolungata.

Come può la Roma neutralizzare questa minaccia?

Ranieri dovrà lavorare sull’equilibrio della squadra, evitando che i suoi giocatori si sbilancino troppo in avanti. Un centrocampo compatto, con Cristante e Konè attenti a coprire gli spazi, potrebbe limitare la capacità del Lecce di trovare il passaggio filtrante. Inoltre, i terzini dovranno essere prudenti negli inserimenti, per non lasciare troppe vie libere alle corse degli esterni avversari.

Un altro aspetto cruciale sarà il pressing: se la Roma riuscirà a pressare alto e in modo coordinato, potrebbe costringere il Lecce a giocare palla lunga in modo approssimativo, riducendone la pericolosità. Tuttavia, se il pressing non sarà perfetto, il rischio è quello di lasciare grandi spazi da sfruttare in contropiede.

La costruzione della Roma e il blocco basso del Lecce

Dall’altra parte, il Lecce tenderà a difendersi con un blocco basso, cercando di chiudere gli spazi centrali e obbligando la Roma a giocare sulle fasce. Questo potrebbe rendere complicato trovare la via del gol, soprattutto se i giallorossi non muovono il pallone con sufficiente dinamismo.

Per spezzare questa difesa compatta, Ranieri potrebbe optare per un gioco basato sugli inserimenti senza palla di Pellegrini e Soule, cercando di smarcarsi tra le linee. Inoltre, la presenza di un attaccante come Dovbyk potrebbe essere decisiva nei cross, dato che il Lecce ha un ottima statistica nei duelli aerei.

Conclusione: attenzione alle ripartenze e pazienza nel possesso

La partita si giocherà tutta sul bilanciamento tra l’iniziativa della Roma e la capacità del Lecce di essere letale nelle ripartenze. Se i giallorossi riusciranno a controllare il ritmo del gioco senza esporsi troppo, avranno buone possibilità di imporsi. Al contrario, se concederanno troppi spazi al Lecce, potrebbero ritrovarsi in difficoltà contro una squadra che sa essere molto pericolosa quando ha campo aperto davanti.

Sarà fondamentale, quindi, una Roma ordinata tatticamente, con i centrocampisti bravi a chiudere le linee di passaggio e gli attaccanti abili nel trovare soluzioni contro una difesa schierata bassa. Se tutto questo funzionerà, i tre punti potrebbero arrivare senza troppi patemi.